Nome: Alpi Marittime
Superficie (ha): 534,686.000

Usi principali e stato di proprietà dell’area di progetto:
L’area copre 12 valli delle Alpi sud-occidentali, da 250 a oltre 3000 mslm. La zona è tipicamente alpina. Le aree urbanizzate ed agricole occupano una piccola area (2%), che si trova soprattutto nel fondo valle; il territorio residuo è occupato da boschi (40%), praterie (35%), rocce e pareti (23%). Il turismo è quasi esclusivamente di tipo escursionistico o sciistico. I pastori occupano le zone di pascolo solo durante l’estate, che va in genere da giugno a settembre. Le terre sono raramente di proprietà dei pastori, che raramente vivono in valle, ma vengono più spesso affittate. Oltre il 55% del territorio è in mano pubblica, soprattutto comunale. Il Parco Naturale Alpi Marittime, il Parco Naturale del Marguareis, e il Parc National du Mercantour occupano più del 30% del territorio.

Caratteristiche naturali dell’area:
Dal punto di vista geologico la maggior parte del territorio è tipicamente alpino: alte quote,, pendii con forti inclinazioni, geologia complessa e brevi stagioni di crescita vegetativa. Il clima delle Alpi sud-occidentali è influenzato dalla vicinanza con il Mediterraneo (meno di 20 km in linea d’ aria), che mitiga i rigori della stagione invernale e causa una distribuzione irregolare delle precipitazioni. Diversi fattori, come la temperatura, l’altitudine, l’esposizione e la ventosità, fanno sì che ogni valle raggruppi in sè una moltitudine di microclimi che sono alla base della ricchezza floristica e faunistica di un territorio dove influenze alpine, provenzali , mediterranee e liguri si mescolano.
La particolare posizione biogeografia, la varietà geologica e quella climatica spiegano dunque la straordinaria biodiversità di questo settore alpino. Nell’area di intervento sono stati censite ad oggi oltre 80 specie di mammiferi (di cui 30 specie di pipistrelli, e 6 specie di ungulati), 210 specie di uccelli, 10 di pesci, 7 di anfibi e 12 di rettili. L’alta densità e varietà di ungulati così come la capacità ambientale generale dell’area, hanno facilitato il ritorno naturale di specie scomparse per lungo tempo nella regione, come il lupo.

Il lupo
La ricolonizzazione naturale delle Alpi da parte del lupo è iniziata proprio in quest’area da dispersioni spontanee di lupi provenienti dall’Appennino settentrionale. Il ritorno del lupo è stato accertato nel 1992, quando la prima osservazione certa è stato fatta nel Parc National du Mercantour. In quest’area si sono formati anche i primi branchi riproduttivi alpini.