È totalmente inventata e priva di fondamento l’affermazione riportata su La Stampa il 15 ottobre 2015 secondo la quale “in una riunione con il ministero dell’Ambiente, nel progetto Wolf in the Alps c’era stata la promessa di lasciar abbattere 10 lupi sulle Alpi Marittime, ma nessun esemplare è stato ucciso”.
Non è vero. Punto.
Nessun responsabile di progetto si è mai sognato di fare una cosa simile, anche perché, come ha spiegato nella smentita uscita sulle pagine di Cuneo il giorno successivo il Direttore f.f. del Parco naturale Alpi Marittime, Giuseppe Canavese:
Il progetto LIFE WOLFALPS non ha il compito di decidere sugli abbattimenti. La sua mission è approfondire la conoscenza della specie lupo, lavorare nella direzione della convivenza fra lupo e attività economiche in montagna sostenendo la prevenzione degli attacchi. Lo Stato italiano, ad oggi, non ha un piano d’azione che ammetta interventi di abbattimento. Le richieste fatte in passato dalle regioni Piemonte e Veneto hanno sempre avuto risposte negative. Quello che è vero è che è in corso di elaborazione presso il Ministero dell’Ambiente un Piano d’azione dedicato al lupo cui il Progetto LIFE WOLFALPS è stato chiamato a dare un contributo tecnico, ma al momento è ancora in via di definizione.
In Piemonte si sta registrando un calo dei danni perché in questi anni si è lavorato molto sulla prevenzione. E il numero branchi è stabile. Tengo a precisare che le condizioni dei nostri pascoli sono diverse rispetto a quelle d’Oltralpe, dove ci sono anche più greggi e molto più numerose. Lo Stato francese paga un mare di danni e questo spesso porta i pastori a gestire in modo differente la prevenzione rispetto a quello che succede in Italia. Da noi i pastori si sono attrezzati per tutelare gli animali dagli attacchi, imparando a convivere con il lupo. Lupi e pastori sono entrambi indispensabili per la montagna.
I problemi per chi si dedica alla pastorizia sono altri: dalle concessioni degli alpeggi alla mancanza di infrastrutture.
Qui l’articolo di rettifica uscito il giorno successivo sulle pagine locali de La Stampa: purtroppo le notizie scorrette hanno avuto ancora una volta rilevanza nazionale, la buona informazione una portata solo locale…