Su segnalazione del  Servizio Foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento (supporter del progetto LIFE WOLFALPS), diffondiamo il comunicato rilasciato oggi dall’ufficio stampa PAT riguardante le straordinarie foto di lupo scattate da Ivan Stocchetti, operatore del Servizio Foreste e Fauna.

 

Vedi tutte le foto sul sito dell’Ufficio Stampa PAT

 

COMUNICATO STAMPA nr. 1498

Trento,  13 giugno 2014

 

Le condizioni di luce, ed il fatto che l’animale sia arrivato e si sia fermato, ignaro, a poche decine di metri dall’ uomo, un operatore del Servizio Foreste e fauna, che era appostato e ben nascosto per svolgere delle osservazioni naturalistiche, hanno consentito di scattare immagini straordinarie, che parlano da sole, e che mostrano con tutta l’evidenza possibile le caratteristiche di questa specie, parte dell’ecosistema alpino. Dopo qualche minuto trascorso al sole a riposare, sbadigliare e stiracchiarsi il lupo ha alzato il capo, fiutando improvvisamente qualcosa nell’aria. Senza scomporsi si è alzato lentamente ed in pochi passi è scomparso dalla vista, ritornando nel chiuso della foresta.

Le immagini – scattate da Ivan Stocchetti, del Servizio Foreste e fauna – si riferiscono con ogni probabilità all’esemplare di lupo maschio, adulto, denominato “M24”, che ormai da quattro anni è presente in alta val di Non e già ripreso con fototrappole in passato. Si tratta di 9 scatti, alcuni dei quali sono allegati; la sequenza completa, quasi un “racconto”, è pubblicata sul sito dell’ Ufficio Stampa PAT.

Il lupo è da sempre presente nelle Alpi, nelle quali si è estinto a causa dell’uomo all’inizio del XX secolo. Vi sta ritornando in maniera spontanea ormai da circa 20 anni, provenendo sia dalla popolazione “italiana” (Appennino settentrionale e Alpi occidentali), che da quella dinarico-balcanica (Slovenia e Croazia) che da quella carpatica (Slovacchia, Polonia).

Se da un lato questo ritorno costituisce un aspetto certamente  interessante sotto il profilo biologico, nella direzione della ricostituzione della piramide ecologica dell’ambiente alpino e degli equilibri preda-predatore, dall’altra parte esso porta con se problematiche legate al contenimento ed alla gestione dei danni a carico del bestiame domestico. A questo riguardo la Provincia autonoma di Trento può però usufruire di un sistema di prevenzione ed indennizzo dei danni già collaudato per la gestione dell’orso, di personale preparato, e di iniziative di comunicazione (vedi il depliant scaricabile qui.

L’aspetto della conoscenza è ancora una volta cruciale e per questo vi è stata l’adesione, tramite il MUSE e con la Provincia di Trento nel ruolo di “supporter” esterno, al progetto alpino Life WolfAlps partito da poco e che avrà come priorità proprio la trasmissione di conoscenze corrette su questo  rappresentante della fauna alpina.

Va ricordato ancora una volta che il lupo non costituisce un pericolo per l’uomo e che, di fatto, realtà quali la Spagna, le repubbliche della ex-Yugoslavia e la stessa Italia, che ospitano ognuna popolazioni assai numerose  di lupi, testimoniano che la ricerca di una coesistenza con l’uomo e le sue attività (l’allevamento in primis) è un percorso possibile da intraprendere.

Vedi tutte le foto sul sito dell’Ufficio Stampa PAT

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