E’ stato presentato mercoledì 20 maggio 2015, nell’importante cornice del Museo di Storia Naturale di Verona, il report LIFE WOLFALPS “Sistemi di alpeggio, vulnerabilità alle predazioni da lupo e metodi di prevenzione nelle Alpi”.
Il complesso lavoro di raccolta dati ed analisi, curato dai proff. Maurizio Ramanzin ed Enrico Sturaro (Università degli Studi di Padova – Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse naturali e Ambiente), con il contributo tecnico-scientifico di Arianna Menzano, Sonia Calderola e Francesca Marucco, ha esaminato i modelli di gestione degli alpeggi e i danni al bestiame causati dai predatori (lupo, ma non solo) per ciascuna delle sette “Aree d’intervento” (Core areas) di progetto tramite questionari distribuiti agli allevatori nel corso del 2014, analizzando le informazioni a disposizione per questi ultimi anni: un database inedito per un’analisi a livello alpino mai condotta prima d’ora.
Che caratteristiche hanno gli alpeggi cuneesi e torinesi rispetto a quelli ossolani, lombardi o veneti? Quali e quanti animali monticano e queali mezzi di prevenzione vengono messi in campo dagli allevatori? Con quale efficacia?
Qualche risposta e innumerevoli spunti di riflessione e punti di partenza si possono trovare – insieme alle indispensabili informazioni di contesto e metodologiche – nel report completo scaricabile: “Sistemi di alpeggio, vulnerabilità alle predazioni da lupo e metodi di prevenzione nelle Alpi”, una vera miniera di informazioni e uno strumento di lavoro e di confronto fra differenti realtà alpine messo a disposizione dal progetto LIFE WOLFALPS.