Oggi nelle Alpi Centrali e Orientali italiane la presenza del lupo è ancora una novità, mentre in Piemonte e, principalmente nelle province di Cuneo, Torino e Alessandria, la specie è presente da quasi 20 anni.  
La popolazione sulle Alpi italiane è cresciuta, raggiungendo nel periodo 2017-2018 46 branchi e 5 coppie per un totale di 51 branchi e una stima minima di 293 lupi sulle Alpi italiane.
La parte più consistente della popolazione alpina si trova in Piemonte, dove è stimata la presenza di 33 branchi e 2 coppie, per un totale di minimo 195 lupi, presenti principalmente tra le province di Cuneo e Torino (19 branchi e 1 coppia in provincia di Cuneo, 13 branchi e 1 coppia in provincia di Torino e un solo nuovo branco in provincia di Biella). Il lupo in queste due province ha raggiunto quasi la saturazione territoriale, e occupa oramai tutto il territorio montano raggiungendo anche le zone collinari e pedemontane. La tendenza di crescita della popolazione è ora principalmente verso il nord del Piemonte e le altre regioni. Nelle province di Vercelli, Verbano-Cusio-Ossola e Novara, è documentata la presenza di individui solitari stabili e di passaggio, ma non ancora di branchi. 
Nel resto delle Alpi italiane nel 2017-2018 sono presenti 4 branchi in Valle d’Aosta, dove è documentata anche una nuova coppia, 8 branchi tra il Veneto e le province di Trento e Bolzano,  una nuova coppia in Provincia di Trento, una in Friuli Venezia Giulia e 1 branco transfrontaliero in Lombardia, tra la provincia di Como e la Svizzera. In Lombardia, sono inoltre presenti almeno 1 individuo solitario con territorio stabile da più di un anno e una nuova coppia. Avvistamenti sporadici sono registrati in modo crescente nel resto delle Alpi Centro-orientali e nelle Alpi Occidentali anche nelle zone collinari pedemontane. 
Questi sono solo alcuni dei dati ufficiali: i dettagli dell’evoluzione a partire dagli anni ’90 della ricolonizzazione naturale della popolazione di lupo in Piemonte e sulle Alpi sono disponibili nel Report “La popolazione di lupo sulle Alpi italiane”, redatto dal coordinatore scientifico Francesca Marucco, in collaborazione con esperti, genetisti, e tutti i referenti regionali, liberamente scaricabile dal sito

Questo documento è il punto di arrivo di un imponente lavoro scientifico di monitoraggio coordinato dal progetto europeo LIFE WolfAlps e dal Centro di referenza Grandi Carnivori (GCG), che ha mobilitato un network di oltre 500 operatori e tecnici appositamente formati, appartenenti a 43 enti e istituzioni coinvolti dal ritorno naturale del lupo sulle Alpi. Uno studio che rappresenta il riferimento scientifico aggiornato per tutte le parti chiamate a confrontarsi sul tema prioritario della gestione della specie a livello nazionale e alpino.