Uno degli impegni del progetto LIFE WOLFALPS è quello di monitorare la presenza del lupo sulle Alpi.

Il compito è portato avanti in gran parte tramite monitoraggi sistematici e opportunistici effettuati dai tecnici del progetto e dai suoi supporter.

Ma di quando in quando osservazioni importanti arrivano anche da privati cittadini…

Domenica 12 giugno il signor Sergio Donadi, fotografo naturalista per passione, era in uscita a Passo Rolle sulle tracce di un gallo cedrone.

Risalendo dal Passo verso Baita Segantini, affrettato per essere un po’ in ritardo sulla tabella di marcia (erano “già” le 6.30), nota all’improvviso un animale grigio che sale parallelo al suo tragitto… questo il suo racconto:

“Dopo 3 secondi ho pensato: ostrega è un lupo! Mi sono fermato, si è fermato anche lui. L’animale mi ha guardato, poi si è guardato indietro, verso il basso… e lì mi sono detto: vedi che non è da solo… ma non è apparso nessun altro esemplare. Con molta calma mi sono sdraiato, ho tirato fuori la macchina fotografica e l’ho appoggiata allo zaino. Ho fatto in tempo a scattare solo due foto prima che il lupo scomparisse…”

Una è questa:

Rolle 12062016 (c) Sergio Donadi

(c) Sergio Donadi, 2016, tutti i diritti riservati

 

Tornato in macchina ho chiamato un mio amico cacciatore di Ala che mi ha consigliato di segnalare l’avvistamento, perché di lupi in quell’area non se ne erano mai visti.

Per fortuna qualche settimana prima ero stato alla Fiera Caccia Pesca Ambiente di Riva del Garda dove avevo preso un volantino del vostro progetto. Ho confrontato le orecchie a punta con la foto del volantino e mi sono convinto che quello che avevo visto era proprio un lupo, così vi ho inviato lo scatto tramite il form di segnalazione avvistamenti.”

La segnalazione del signor Donadi pervenuta a LIFE WOLFALPS è stata inoltrata al supporter Servizio Foreste e Fauna PAT che l’ha confrontata con i dati delle fototrappole nell’area ed ha permesso di stabilire che l’animale fotografato è un lupo in dispersione in un’area di neo-colonizzazione.

Al racconto piacevole di un incontro emozionante si è sovrapposta qualche giorno dopo la notizia che nella stessa zona un canide – probabilmente il lupo fotografato da Donadi – ha attaccato un gregge di pecore, facendo ben 15 vittime.

 

Strillo trentino 21062016

 

Raccontiamo volentieri questa storia perché ci sembra rappresentare bene quello che di bello, complesso e problematico c’è nel ritorno naturale del lupo sulle Alpi.

Abbiamo chiesto al signor Donadi un suo pensiero su questo ritorno, dopo averlo vissuto in primissima persona.

“Cosa volete che vi dica, a me non da fastidio, anzi mi sembra un segnale che l’ambiente di montagna stia bene. Incontrarlo non mi ha dato nessun tipo di paura, anzi mi è sembrato che fosse lui ad avere molta più paura di me. Però mi metto nei panni di chi ha animali… loro non saranno per nulla contenti… Secondo me è un fenomeno che non si potrà fermare, ci dovremo abituare e sicuramente per qualcuno sarà più difficile che per altri. Ma prima o poi ci abitueremo”.

Non possiamo che essere d’accordo, e provare a sostenere le categorie coinvolte nel mentre.

Un grande ringraziamento all’autore per l’importante foto inviataci.