Il lupo non gode di buona stampa, è un dato di fatto: la ribalta mediatica è affidata di solito a interventi sensazionalistici che hanno come protagonisti lupi che uccidono, lupi che spaventano, lupi morti, lupi la cui presenza è contestata o acclamata – in un caso e nell’altro molto spesso su basi del tutto inaffidabili. Di certo non depone poi a favore di un atteggiamento oggettivo e pacato nei confronti del ritorno del lupo l’immensa bibliografia di cronache, favole e leggende (non sempre è facile capire dove finiscono le une e iniziano le altre) che lo dipingono come un crudele assassino.

Nei fatti, il lupo è un carnivoro selvatico il cui ritorno spontaneo sulle Alpi, dopo oltre un secolo di assenza, se da un lato rappresenta un valore dal punto di vista ecologico, d’altro canto crea tensioni che sfociano in conflitti resi più accesi e complessi da gestire da una forte componente emotiva, che anima tutte le parti in causa, pro e contro il lupo.

 

La posizione del progetto LIFE WOLFALS in merito è chiara, e si può articolare come segue:

1) la presenza di una popolazione vitale di lupo sulle Alpi, dovuta a un processo di ricolonizzazione spontaneo tuttora in corso –  rappresenta un irrinunciabile valore ecologico da conservare per le generazioni future.

2) la presenza di una popolazione vitale di lupo sulle Alpi è compatibile con tutte le attività umane in montagna a patto che sia gestita in modo coordinato e condiviso.

pertanto

3) solo un approccio di gestione coordinato e condiviso a livello dell’intero arco alpino tra enti, istituzioni e associazioni dei portatori di interesse (pastori, cacciatori, escursionisti, ambientalisti, comunità locali) consente di individuare e di mettere in pratica le soluzioni concrete che sono alla base della convivenza stabile tra la popolazione alpina di lupo e le attività umane.

Contribuire al raggiungimento di questo obiettivo è la “mission” del progetto LIFE WOLFALPS diffondendo informazione a 360° secondo principi di trasparenza e obiettività è lo scopo della strategia di comunicazione del progetto.

 

LIFE WOLFALPS è informazione 360°

(Azioni A12, E1-E11)

La strategia di comunicazione LIFE WOLFALPS coinvolge ogni partner ed è coordinata dal MUSE – Museo delle Scienze di Trento. La sua definizione è una delle azioni prioritarie e iniziali del progetto perché è pensata per indirizzare tutte le azioni specifiche di comunicazione, dall’informazione rivolta a pastori e cacciatori, ai laboratori didattici, alla formazione per gli insegnanti e molto altro ancora.(link alla strategia di comunicazione).

Uno degli aspetti più interessanti delle azioni di comunicazione LIFE WOLFALPS è il fatto di potersi basare su materiali ricavati dai risultati delle azioni concrete di monitoraggio e conservazione: si tratta quindi di dati aggiornati, attendibili, scientifici.

La strategia di comunicazione comune (A12) prevede:

  • comunicazione trasparente e aggiornata sia sull’avanzamento del progetto che sui dati relativi al lupo via via raccolti ed elaborati a mezzo di incontri e conferenze e grazie al sito web, con il supporto dei social e della carta stampata;
  • attività di informazione e di coinvolgimento diretto dei portatori di interesse (agricoltori e allevatori, cacciatori, ambientalisti, enti e istituzioni preposti alla gestione della fauna selvatica), cui verranno forniti tutti gli elementi legati al progetto e i dati aggiornati sulla popolazione alpina di lupo e sulle migliori tecniche di prevenzione disponibili;
  • attività di informazione sulla biologia, sul comportamento del lupo e sulle dinamiche della sua ricolonizzazione delle Alpi, diversificate a seconda dei destinatari;
  • attività didattiche volte a trasmettere un’immagine scientifica e oggettiva del lupo e a diffondere a livello della popolazione una cultura del rispetto del selvatico.
  • mostra itinerante dedicata al lupo e destinata al grande pubblico, che viaggerà per l’intero arco alpino, ospite dei vari partner di progetto;
  • immagine coordinata LIFE WOLFALPS, che renda i prodotti del progetto immediatamente riconoscibili e identificabili.

 

Antibracconaggio

Coordinamento

Ecoturismo

Monitoraggio e conservazione

Prevenzione