Sembra che capiti a molti… stavolta è toccato al Giornale di Vicenza imbattersi in una bufala.

In un articolo del 18 marzo scorso, ripreso dal portale online Vicenza Today, si riporta correttamente la notizia di tre mufloni predati in località Stona, nei boschi sopra Foza (VI).

Ma proprio dopo aver ribadito che per attribuire la predazione al lupo “bisogna averne la certezza attraverso le prove”, l’articolo riporta due ritrovamenti che non risultano né al Corpo Forestale dello Stato né alla Polizia Provinciale di Vicenza:

 

“in due occasioni, in altrettante località in mezzo ai boschi altopianesi, sono state ritrovate trappole per catturare appunto i lupi. In un caso la carcassa di un giovane capriolo è stata appesa ai rami di un albero, quale esca di richiamo per i lupi, e sotto è stata sistemata una trappola del tipo a tagliola, così da bloccare il malcapitato predatore. In un’altra occasione invece della carne di capriolo è stata avvelenata e poi sparsa in una zona tra Gallio e Foza dove la presenza dei lupi è stata più volte segnalata.”

 

Pur condividendo in pieno la condanna ad ogni atto di bracconaggio espressa nell’articolo, anche per voce dei cacciatori Fozesi e dal commissario provinciale Italcaccia, riteniamo fondamentale – proprio per l’importanza del tema – rimanere ancorati ai fatti.

 

E nei boschi di Fossa – ci assicura il partner CFS – non c’è stato alcun ritrovamento di tagliole o caprioli avvelenati appesi agli alberi.

Si segnala solo la presenza di una bufala.