In quasi tre anni di progetto di bufale sul lupo ne abbiamo viste un po’. C’è quella del finto filmato in natura, quella del lupo ubiquitario, e l’instant classiclupo del Mckenzie”, solo per citare le tre più recenti.

Ma qualche giorno fa Rete Veneta ha creato, forse tramite un incrocio fra leggende urbane e chiacchiere da bar, una “nuova specie” di bufala sul lupo: quella degli esemplari “incrociati” (da LIFE WOLFALPS) così da divenire molto più aggressivi del lupo “italico” e quindi rilasciati (sempre da LIFE WOLFALPS) sull’altopiano di Asiago.

Che dire… sembra la trama di un film dell’orrore di serie Z… ma purtroppo è fra i messaggi portanti di un servizio sul lupo di una popolare rete televisiva veneta.

Non possiamo che unirci al dispiacere per l’imprecisione e la disinformazione già espresso dal partner Regione del Veneto per il tramite dell’Assessore regionale all’Agricoltura e caccia Giuseppe Pan.

Con l’occasione torniamo a fare un po’ di sano fact checking:

 

“100 – 200 carcasse di animale rinvenute sull’altopiano di Asiago”: da tempo gli esperti LIFE WOLFALPS stanno seguendo l’evolversi della situazione lupo sugli altopiani di Asiago e Marcesina. La presenza della specie è stata più volte confermata, ma le predazioni riferibili al lupo nel vicentino risultano nell’ordine delle decine, non delle centinaia. Fra queste, nessuno stambecco… per il semplice fatto che la specie non è presente nell’area.

 

L’obiettivo del LIFE WOLFALPS non è riportare il lupo sulle alpi”, ma rendere sostenibile il ritorno naturale del predatore sull’arco alpino con azioni di coordinamento, monitoraggio, informazione, ecoturismo, antibracconaggio e prevenzione.

 

NON E’ ATTIVO NESSUN PROGETTO DI REINTRODUZIONE DEL LUPO IN EUROPA, né tanto meno progetti che prevedano “incroci” fra popolazioni diverse di lupo.

 

Non c’è motivo di credere che gli esemplari di lupo presenti sugli altopiani di Asiago e dei Sette Comuni siano pericolosi per l’uomo, sono ovviamente degli animali selvatici e come tali vanno rispettati.